Qualche consiglio per la scelta del piatto doccia

Il più tradizionale è il modello d’appoggio rialzato rispetto alla quota di terra, che forma una sorta di gradino per poi riabbassarsi all’interno. Poi ci sono quelli ad incasso, parzialmente inseriti nel massetto, che hanno un bordo sottile ma non impercettibile. Ultimissime tendenze i piatti filo pavimento che, come dice la stessa parola, sono al livello di quest’ultimo. Ne esistono di diverse tipologie, anche con rivestimento superficiale rimovibile per semplificare l’ispezione del supporto e della piletta di scarico.

Nuove proposte anche per quanto riguarda i materiali: oltre i classici piatti in ceramica, proposti anche in colori diversi dall’intramontabile bianco, numerose le soluzioni possibili.

Vediamo quali sono i più utilizzati e i più innovativi:

  • mix di polveri di marmo o minerali naturali e resine: dalle caratteristiche antiscivolo e antimacchia, e lavorabili su misura. Questi piatti sono proposti nei più svariati colori e finiture, dalla più classica effetto marmo a quella effetto parquet-minerali.
  • resine e gel: molto resistenti e di facile pulizia perché non porosi.
  • in resina: ormai molto famosa, è un materiale durevole e proposto da qualche tempo.
  • in acrilico: è la soluzione migliore in tutti i casi in cui si ha bisogno di un piatto doccia su misura, in quanto questo materiale può essere tagliato su misura, anche in opera, ed è quindi l’ideale per ingombri ridotti o problematici. Inoltre è un materiale che dura a lungo e con una texture molto accattivante.
  • in acciaio, come quelli proposti da kaldewei, che uniscono stile design e grande resistenza

Naturalmente nella scelta di questo elemento bisogna decidere a priori il posto della doccia nel bagno, verificare quale formato deve avere e calcolare l’ingombro a terra, tenendo conto che per spazi difficili e irregolari si può ricorrere a modelli che si tagliano su misura anche direttamente in opera.

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